La depressione è un disturbo dell'umore che si caratterizza per una persistente sensazione di tristezza, disperazione e perdita di interesse per la vita. Si tratta di una condizione che può colpire chiunque, ma che negli anziani assume una particolare rilevanza, sia per la sua elevata frequenza, sia per le sue gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale.
Secondo i dati statistici, circa il 13% degli ultrasessantacinquenni in Italia presenta sintomi depressivi, con una maggiore incidenza tra le donne, i meno istruiti, i più poveri e i più soli.
La depressione negli anziani è spesso sottovalutata o confusa con altre patologie, come il decadimento cognitivo o la demenza. Tuttavia, si tratta di una malattia a tutti gli effetti, che richiede una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.
Cerchiamo di esaminare più nel dettaglio questa problematica, considerando le possibili cause, i sintomi e le possibili cure.
Le cause della depressione negli anziani
Non esiste una causa unica o determinante della depressione negli anziani, ma piuttosto una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali che possono innescare o aggravare il disturbo. Tra questi fattori possiamo citare:
• l'invecchiamento fisico: con l'avanzare dell'età, il corpo subisce dei cambiamenti che possono influire sull'umore e sull'autostima. Ad esempio, la riduzione della produzione di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina può favorire lo sviluppo di stati depressivi. Inoltre, la presenza di malattie croniche o invalidanti, come il diabete, l'ipertensione, l'artrite o il Parkinson, può compromettere la qualità della vita e la capacità di adattamento agli stress
• la perdita di ruoli e relazioni significative: il pensionamento, la vedovanza, il distacco dai figli o dagli amici sono eventi che possono provocare un senso di vuoto e di solitudine negli anziani. Questi eventi possono anche ridurre le opportunità di socializzazione e di stimolazione cognitiva, aumentando il rischio di isolamento e di apatia
• il confronto con la morte: la consapevolezza della propria mortalità e la perdita di persone care possono scatenare una crisi esistenziale negli anziani. Questa crisi può portare a domande sul senso della vita, sul bilancio delle proprie esperienze passate e sulle aspettative per il futuro. Se queste domande non trovano delle risposte soddisfacenti o positive, possono generare sentimenti di angoscia, colpa o rimpianto.
I sintomi della depressione negli anziani
I sintomi della depressione negli anziani possono variare da persona a persona, ma in generale includono:
• umore depresso: si manifesta con una costante sensazione di tristezza, malinconia o disperazione – l'anziano può piangere facilmente o mostrare un'espressione facciale triste o vuota
• anedonia: si riferisce alla perdita di interesse o di piacere per le attività che prima erano apprezzate o gratificanti – l'anziano può trascurare i suoi hobby, i suoi affetti o le sue curiosità
• cambiamenti del sonno: possono consistere in insonnia – difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno – o ipersonnia – dormire troppo o avere sonnolenza durante il giorno
• cambiamenti dell'appetito: possono comportare una riduzione o un aumento dell'appetito, con conseguenti variazioni del peso corporeo
• affaticamento: si esprime con una sensazione di stanchezza fisica o mentale che non migliora con il riposo – l'anziano può avere difficoltà a svolgere le sue attività quotidiane o a concentrarsi
• irritabilità: si traduce in una maggiore reattività emotiva, con sbalzi d'umore, impazienza o aggressività
• sentimenti negativi: pensieri o emozioni di bassa autostima, inutilità, colpa, vergogna o pessimismo – l'anziano può avere, in questo ambito, una visione distorta di sé, degli altri e del mondo
• problemi cognitivi: possono riguardare la memoria, l'attenzione, il linguaggio o il giudizio – l'anziano può dimenticare le cose, distrarsi facilmente, avere difficoltà a esprimersi o a prendere decisioni
• sintomi somatici: sono quei disturbi fisici che non hanno una spiegazione medica evidente, come, ad esempi, un mal di testa o un mal di schiena – l'anziano può lamentarsi spesso di questi sintomi o essere ipocondriaco
• pensieri suicidi: l'anziano depresso può esprimere il desiderio di morire o fare dei piani per togliersi la vita.
Come si cura la depressione negli anziani?
La depressione negli anziani è una malattia che si può curare con l'intervento di un medico e di uno psicologo. Infatti, il trattamento più efficace è quello che combina la terapia farmacologica con la terapia psicologica.
La terapia farmacologica consiste nella prescrizione di antidepressivi, che sono dei farmaci che agiscono sui neurotrasmettitori cerebrali coinvolti nell'umore. Questi possono avere degli effetti collaterali, come nausea, sonnolenza, secchezza della bocca e altri. Per questo motivo, è importante seguire le indicazioni del medico e non interrompere il trattamento senza il suo consenso.
La terapia psicologica consiste in un percorso di sostegno e di cambiamento che aiuta l'anziano a superare i propri problemi emotivi e relazionali. Questa terapia può essere individuale, di coppia, familiare o di gruppo. Il tipo di più usato è quella cognitivo-comportamentale, che si basa sull'analisi e sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali che alimentano la depressione.
Oltre alla terapia farmacologica e psicologica, ci sono altre strategie che possono aiutare l'anziano a combattere la depressione e a godersi meritatamente la terza età, come:
• mantenere uno stile di vita sano: seguire una dieta equilibrata, fare attività fisica regolare, evitare alcol e fumo, dormire bene e riposare adeguatamente
• avere una rete sociale attiva: cercare il contatto e il sostegno di familiari, amici o associazioni che possano offrire compagnia, ascolto e stimoli
• svolgere attività piacevoli: dedicarsi a hobby, interessi o passioni che possano dare senso e soddisfazione alla vita
• affrontare i problemi: non evitare o negare le difficoltà che si presentano, ma cercare delle soluzioni possibili o chiedere aiuto se necessario
• avere una visione positiva: focalizzarsi sugli aspetti positivi di sé, degli altri e del mondo, apprezzare i propri successi e i propri valori, avere fiducia nel futuro.